Credito d’imposta beni strumentali per il 2022. Come non perdere i benefici.

Indice dell’articolo: Beni materiali 4.0Beni immateriali 4.0 Fino al 2022 è ancora possibile agevolare i beni diversi da quelli 4.0 ma con un’aliquota fissa limitata al 6%. Forniamo di seguito un esempio di applicazione.Un’azienda acquista, in data marzo 2022, un…

Indice dell’articolo:

Fino al 2022 è ancora possibile agevolare i beni diversi da quelli 4.0 ma con un’aliquota fissa limitata al 6%.

Forniamo di seguito un esempio di applicazione.
Un’azienda acquista, in data marzo 2022, un macchinario “non 4.0” per un valore  di 200.000 euro più IVA. Il bene entra in funzione nel 2022. Trattandosi di un bene strumentale materiale “non 4.0”, acquistato nel 2022, spetta un credito d’imposta pari al 6% del costo determinato ai fini delle imposte sul reddito (art. 110, comma 1, lettera b, TUIR) nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta spettante è pari a: 200.000 x 6% = 12.000 euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni:

  • 2022: 4.000 euro;
  • 2023: 4.000 euro;
  • 2024: 4.000 euro.

Beni materiali 4.0

L’acquisto di Beni materiali 4.0 usufruisce invece delle aliquote previste dalla precedente legge di bilancio, ovvero: per gli investimenti avvenuti dal 01/01/2022 al 31/12/2022 è possibile usufruire delle seguenti aliquote di credito d’imposta

  • 40% fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% tra i 2,5 e 10 milioni di euro
  • 10% oltre i 10 milioni e fino ai 20 milioni di euro

Al fine di configurare un bene materiale nel segmento 4.0, sono richiesti 5 requisiti:

 1. controllo per mezzo di CNC e/o PLC;

2. interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica;

3. integrazione con il sistema logistico della fabbrica e/o altre macchine;

4. interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva;

5. rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza.

In aggiunta sono richiesti sull’equipaggiamento almeno due tra  seguenti requisiti:

1. sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;

2. monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo; 3. caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico)

Forniamo di seguito un esempio di applicazione.
La società Rossi ha acquistato, in data 12.05.2022, un impianto di packaging conforme agli standard industria 4.0, per un valore di 300.000 euro + IVA. Trattandosi di un bene strumentale materiale 4.0, nel 2020, era previsto un credito d’imposta del 40% (300.000 x 40% = 120.000 euro).

Il credito spettante, pari a 24.000 euro, saràutilizzato nel 2023 in compensazione F24 (120.000/5 = 24.000 euro).

Beni immateriali 4.0

Per il 2022 l’aliquota prevista per i Beni immateriali 4.0 è confermata al 20%.